Cenni storici
Un vino bianco piemontese che narra una lunga storia, quasi un reperto archeologico che ci riporta ai fasti della corte dei Savoia di fine 1500 e alla successiva emigrazione del 1800 dei piemontesi in California dove giunse al loro seguito. Un sorso di intrigante passato.
In cantina
Fermentazione su lieviti indigeni in tonneau da 500 litri. L’affinamento continua sulle fecce fini sempre in tonneau per circa 12 mesi con battonage settimanali. Al termine della maturazione passa ad una chiarifica e una filtrazione non invasive nel massimo rispetto dell’integrità del vino. Segue poi ancora un affinamento in bottiglia 4/6 mesi prima di essere messo in commercio.
Degustazione
Vino bianco del Canavese dal colore giallo verdolino con riflessi paglierini. Al naso intenso ed avvolgente con una delicata nota aromatica, su cui sono evidenti i sentori di salvia, erba limonaria, erbe spontanee, a seguire note fruttate di agrumi, pere, mele, floreali di acacia e ginestra con un finale leggerissimamente speziato e minerale. In bocca si evidenzia una buona freschezza e altrettanta sapidità, armonicamente alternate e in grande equilibrio. Un vino di moderata struttura e di buona persistenza. Il vino bianco Acini Perduti va servito ad una temperatura di 10/12° C per mantenere integro il suo spettro olfattivo e un’ideale esaltazione degli aromi.
Abbinamenti
Vino bianco del Canavese dal colore giallo verdolino con riflessi paglierini. Al naso intenso ed avvolgente con una delicata nota aromatica, su cui sono evidenti i sentori di salvia, erba limonaria, erbe spontanee, a seguire note fruttate di agrumi, pere, mele, floreali di acacia e ginestra con un finale leggerissimamente speziato e minerale. In bocca si evidenzia una buona freschezza e altrettanta sapidità, armonicamente alternate e in grande equilibrio. Un vino di moderata struttura e di buona persistenza. Il vino bianco Acini Perduti va servito ad una temperatura di 10/12° C per mantenere integro il suo spettro olfattivo e un’ideale esaltazione degli aromi.